Gabriele Lavia legge “Edipo re” di Sofocle, considerata da Aristotele la «perfetta espressione del genio tragico greco».
Edipo, una volta sciolto l’enigma della Sfinge, regna su Tebe dopo aver sposato la vedova di re Laio, Giocasta, e aver avuto da lei quattro figli. Ma la peste devasta la città e il responso dell’oracolo di Delfi indica nella ricerca dell’assassino di Laio la soluzione per sconfiggere l’epidemia.
Un vero e proprio thriller esistenziale che, nel suo svelamento, porterà alla rovina dell’intera famiglia regnante. «L’uomo – sottolinea Lavia – è sempre la causa dei mali degli uomini. Edipo si acceca.
Le sue grida di dolore risuonano nel buio di una cecità che pare essere il destino di chi è spinto dal desiderio di conoscenza fino alla propria rovina».
Edipo, una volta sciolto l’enigma della Sfinge, regna su Tebe dopo aver sposato la vedova di re Laio, Giocasta, e aver avuto da lei quattro figli. Ma la peste devasta la città e il responso dell’oracolo di Delfi indica nella ricerca dell’assassino di Laio la soluzione per sconfiggere l’epidemia.
Un vero e proprio thriller esistenziale che, nel suo svelamento, porterà alla rovina dell’intera famiglia regnante. «L’uomo – sottolinea Lavia – è sempre la causa dei mali degli uomini. Edipo si acceca.
Le sue grida di dolore risuonano nel buio di una cecità che pare essere il destino di chi è spinto dal desiderio di conoscenza fino alla propria rovina».
TRADUZIONE:
Salvatore Quasimodo
CAST:
Gabriele Lavia
PRODUZIONE:
Effimera Srl